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Il Rocca riconferma il capitano Russo

ROCCA CAPRILEONE – La prima settimana di preparazione è andata in archivio per il Rocca Caprileone, matricola che punta a vincere il prossimo girone B di Eccellenza in virtù di una campagna acquisti importante con centrocampo ed attacco che sembrano i più attrezzati del raggruppamento ed una difesa dove all’innesto di Davide Pettinato, specialista di promozioni in serie D, si aggiunge il fresco rinnovo dell’accordo con capitan Mariano Russo, appena tornato dagli Stati Uniti ora è pronto a sudare per il campionato di Eccellenza. Russo torna ad indossare la maglia biancoazzurra e suonare la carica ai suoi compagni vecchi e nuovi essendo al centro del progetto tecnico di mister Ferrara e della società, per cui la prosecuzione del rapporto è la naturale conseguenze dei rispettivi impegni. Con Pettinato forma una delle coppie di centrali difensivi più forti del torneo. Deve salutare la compagnia invece Nino Naro, uno degli artefici della cavalcata trionfale della passata stagione. Per lui è pronta la maglia della Santangiolese, ambiziosa compagine di Promozione. Nel frattempo èstato piuttosto positivo il test in famiglia tenutosi presso il “Nuovo Comunale”. Mister Ferrara ha avuto modo di vedere tutti i suoi uomini all’opera in una partitella svolta in due tempi da 35′. Condizione ancora lontana per qualche elemento, mentre sembra già in forma campionato uno scatenato Biondo. Giovedi alle 17,30 prima vera uscita contro l’Equipe Sicilia, la selezione di giocatori attualmente senza squadra. Ed i tifosi sognano facendo impennare gli abbonamenti, in vendita a 100 euro per la tribuna numerata e 50 per la gradinata. Mercoledi’ 12 agosto, dalle 21.00, presentazione del Rocca Caprileone.

Orlandina Calcio, confermata iscrizione al prossimo campionato

CAPO D’ORLANDO – La N.F.C. Orlandina nata nel 1951 non è ancora morta ed oggi una trentina di giocatori si ritroveranno al Ciccino Micale per iniziare la preparazione in vista del prossimo torneo di Eccellenza. La conferma arriva dal vice presidente Nino Vitale che esce finalmente allo scoperto facendo il punto sulla situazione attuale del club biancoazzurro. “Nel proficuo incontro di venerdì scorso con il Sindaco del Comune di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, – si legge nella nota – i dirigenti biancoazzurri nel confermare la partecipazione al prossimo campionato di Eccellenza, hanno rinnovato la richiesta della proroga per l’affidamento dell’impianto sportivo di contrada Pissi e/o la fruizione, a titolo gratuito, dello stesso per agevolare economicamente la squadra nella partecipazione al prestigioso torneo dilettantistico, caratterizzato tra l’altro dalla presenza di blasonate società della provincia di Catania e Siracusa e da esaltanti derby con Milazzo, Igea Virtus Barcellona, Rocca di Caprileone e Sporting Taormina. Si è confermato, altresì, l’interesse a collaborare con l’amministrazione comunale, per la promozione dello sport e dei talenti locali, al fine di rendere un qualificato e doveroso servizio alla Città e agli Sportivi, nella consapevolezza che la Nfc Orlandina è un patrimonio che appartiene a tutta la comunità paladina”. Insomma l’Orlandina non lascia ma raddoppia, sempre che ottenga l’ok dal comune per l’utilizzo del campo sportivo dove stamane è prevista l’adunata del manipolo di ragazzini o di veterani senza squadra con lo staff tecnico che dovrebbe nuovamente essere guidato dall’allenatore catanese Santo Mazzullo.

Prepensionamenti, fissate le regole

«I dipendenti che matureranno i requisiti per il prepensionamento fra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2020 potranno revocare la domanda di collocamento in quiescenza entro il termine di 45 giorni prima della data di maturazione dei requisiti. La revoca può essere formalizzata una sola volta»: è il passaggio chiave (e contorto) dell’accordo faticosamente siglato ieri fra Aran e sindacati. In questo modo la Regione è riuscita a introdurre la revocabilità della domanda di prepensionamento.

Aggiudicati lavori per bretella Himera

La società catanese Gecob srl si è aggiudicata in via provvisoria la gara d’appalto per la realizzazione della bretella che aggirerà il viadotto Himera, lungo l’autostrada A19 che collega Palermo a Catania, chiusa a causa del cedimento di alcuni piloni nell’aprile scorso. Le offerte sono state sette. La Mazzei Salvatore srl, di Crotone, si è aggiudicata in via provvisoria la gara per la demolizione dei piloni (dal 16 al 22) del ponte Himera. La società di Caltanissetta Truscelli Salvatore srl si è aggiudicata la gara d’appalto, in via provvisoria, per la realizzazione del collegamento tra la strada provinciale 24 e lo svincolo di Scillato. Il tempo stimato, dal momento dell’affidamento della gara in via definitiva, per la realizzazione dell’opera è di 90 giorni.

Via D’Amelio: Procura di Caltanissetta chiede archiviazione per tre poliziotti

La Procura di Caltanissetta ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta aperta sui tre dirigenti di polizia, Mario Bo, Vincenzo Ricciardi e Salvatore La Barbera, accusati di avere depistato l’indagine sulla strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. I tre erano stati iscritti nel registro degli indagati per concorso in calunnia aggravata. Avrebbero imbeccato il falso pentito Vincenzo Scarantino, costringendolo ad accusare persone innocenti. Per la strage sono state condannate all’ergastolo ingiustamente sette persone che, dopo 18 anni di carcere, sono state liberate e attendono la revisione del processo. A smascherare definitivamente Scarantino è stato il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza che ha fatto luce sulla fase preparatoria dell’attentato autoaccusandosi e coinvolgendo mafiosi rimasti impuniti.

Feto nato morto, inchiesta a Noto

La procura della Repubblica di Siracusa ha aperto un’inchiesta sulla morte di un feto all’ospedale Trigona di Noto. E’ stata la famiglia della madre a presentare una denuncia alla polizia. Il decesso e’ avvenuto giovedì scorso. Il giorno prima la madre, una diciannovenne si era recata al pronto soccorso con dolori al ventre ma i medici, secondo una prima ricostruzione al vaglio degli inquirenti, l’avrebbero dimessa. Dopo 24 ore si e’ consumata la tragedia e la donna ha partorito il feto morto. La Procura ha disposto l’autopsia.

Catania, due mega incendi

Catania si interroga sui due mega incendi che hanno colpito la città negli ultimi giorni. Prima quello al campo Rom nel quartiere di Zia Lisa, che ha coinvolto centinaia di persone, ieri il rogo in viale Africa in un edificio delle Ciminiere in cui trovano un tetto decine di senza dimora, vicino al palazzo delle Poste, con i vigili del fuoco impegnati per ore e il traffico completamente paralizzato.

Brancaccio, continua il rogo alla Sicilia Petroli

PALERMO – Bruciano ancora le cisterne della “Sicilia Petroli” il deposito carburanti nella zona industriale di Brancaccio a Palermo dove da ieri pomeriggio sono impegnate decine di squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale. Il rogo si è sviluppato intorno alle 18 di ieri pomeriggio. In queste ore il nucleo Nbcr dei pompieri e gli uomini dell’Asp e dell’Arpa stanno monitorando l’aria attorno al deposito e anche nei quartieri e comuni vicini. (ANSA)

Incidente a Capo Schino, domani i funerali

BROLO – Si terranno domani pomeriggio in piazza Annunziatella, a Brolo, i funerali congiunti di Antonio Pizzuto e Antonino Caporlingua, i due giovani morti ieri mattina nell’incidente stradale a Capo Skino, a Gioiosa Marea. Intanto rimangono gravi ma stabili le condizioni degli altri due feriti, i fratelli Gabriele e Francesco Fioravanti che si trovano ricoverati rispettivamente al Papardo di Messina ed al Villa Sofia di Palermo. Samuel Pintaudi, che si trovava alla guida non ha riportato conseguenze ed è già stato sentito dagli inquirenti. Raggiunto, quale atto dovuto, da avviso di indagine per omicidio colposo, ha raccontato di aver perso il controllo della sua auto perché un altro mezzo avrebbe tagliato loro la strada. A quanto pare tutti gli esami tossicologici e sulla presenza di alcol hanno dato esito negativo.

Scoperto l’arsenale dei Barcellonesi dopo le dichiarazioni di Munafò

BARCELLONA – Rinvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto l’arsenale della cosca mafiosa barcellonese, nascosto all’interno di ruderi e vecchi magazzini abbandonati in contrada Panteini. Si tratta del primo positivo riscontro dopo le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia, Francesco Munafò, 30 anni, detto “Merenda”. Quest’ultimo è indicato dagli inquirenti come esperto sicario e braccio armato della famiglia mafiosa di Pozzo di Gotto, scelto per custodire l’arsenale dopo l’arresto del boss Carmelo D’Amico e del fratello Francesco. Le armi sono state rinvenute in Via Cerere, una zona adiacente al Torrente Idria.