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Le auto elettriche in Italia? Cinque su mille

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Una “modesta e troppo lenta diffusione” delle autovetture elettriche nell’Unione Europea che, nonostante incentivi e spinte normative, “si stanno semplicemente aggiungendo a quelle già in circolazione senza sostituire quelle endotermiche” che continuano ad aumentare.

“In media nell’Ue, a fine 2022, solo 12 vetture targate su mille erano elettriche; in Italia la quota elettrica si ferma ad appena 5 auto su mille: 219.540 rispetto ad oltre 40,9 milioni di autovetture circolanti a fine 2023.

Mentre le vendite in questi primi mesi del 2024 restano molto modeste e addirittura in flessione rispetto allo scorso anno”.

Così Antonio Sileo, Programme director del Programma di ricerca Sustainable Mobility (SuMo) presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.

“La quota di mercato delle vetture elettriche nel primo trimestre di quest’anno – continua Sileo – si ferma al 12 per cento nell’Ue, con una riduzione dello 0,8 per centro rispetto al 2023.

In Italia il peso delle auto alimentate da sola energia elettrica sul totale venduto si ferma al 2,9 per centro del totale, con una flessione prossima al 24 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2023”.

Al di là delle dinamiche normative, mutabili per definizione, il successo (o l’insuccesso) delle automobili elettriche ai fini degli obiettivi climatici – spiega in un report la fondazione – va misurato dalla capacità di sostituirsi all’esistente e di permanere nel tempo. In quest’ottica, la dimensione più corretta per valutare la performance delle Bev negli ultimi anni è attraverso l’analisi della loro presenza nel parco auto dell’Ue. Gli ultimi dati disponibili forniti da Eurostat sulle autovetture circolanti suddivise per alimentazione sono aggiornati al 31 dicembre 2022

Sebbene tra il 2013 e il 2022 il numero di auto elettriche sulle strade europee sia aumentato – del resto, i regolamenti Ue e le norme nazionali, regionali e locali hanno spinto molto sia la produzione che l’acquisto di Bev – non si sono avuti effetti sul parco circolante. La diffusione delle vetture elettriche è rimasta significativamente al di sotto dell’incremento delle autovetture endotermiche: più 3 milioni per le prime, più 27 milioni per le seconde. I regolamenti, in particolare, hanno sì stravolto l’offerta – è cresciuto, e di molto, il numero di vetture elettriche proposte – ma non sono riusciti a rivoluzionare la domanda, e neanche a contenere l’incremento del parco. Erano 220 i milioni di autovetture circolanti nell’Ue a fine 2013, sono 250 milioni quelli a fine 2022, si legge ancora nel report.

Perché ci si avvicini all’obiettivo di neutralizzare le emissioni è necessario che le autovetture elettriche non si aggiungano a quelle alimentate con combustibili di origine fossile, ma che le sostituiscano in misura crescente, il contrario di quanto avvenuto finora.

“La stima contenuta nell’aggiornamento del PNIEC 2023 (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) -avere 4,3 milioni di autovetture ad emissioni zero e 2,3 milioni di autovetture a basse emissioni nel Parco italiano entro il 2030 – pare davvero troppo ambiziosa. Pur confidando in un incremento delle immatricolazioni nei prossimi anni, a fine 2024 la distanza dall’obiettivo sarà ancora abissale: mancheranno all’appello almeno 4 milioni di auto a emissioni zero (95% dell’obiettivo) e resteranno solo 6 anni per immatricolarle. Significherebbe immatricolare annualmente oltre 666.000 auto (in media): 10 volte le immatricolazioni di full-elettric del 2023. Da segnalare che 666.000 immatricolazioni annue non sono state raggiunte neanche dalla tipologia di automobili oggi più vendute in Italia: le ibride non ricaricabili, che nel 2023, sommando motorizzazioni benzina e diesel, hanno totalizzato suppergiù 575.000 unità. Altro confronto chiarificatore è quello con le autovetture endotermiche alimentate a GPL che proprio nel 2023 hanno superato i 3 milioni di esemplari in circolazione (oltre 10 volte le elettriche). Una cifra ragguardevole che è stata raggiunta in 6 anni, partendo tuttavia da uno stock di 2,3 milioni di unità (2 milioni in più delle elettriche oggi circolanti). Va infine ricordato che – da oltre un decennio – le immatricolazioni annue di auto alimentate a GPL sono mediamente sopra le 100.000 unità. È dunque evidente, lo si evince anche dalla proposta di aggiornamento PNIEC inviata a luglio 2023 a Bruxelles, che bisognerà anche lavorare sulla decarbonizzazione del parco esistente; sarebbe illogico, infatti, scommettere solo su una lenta e ostica sostituzione, tanto più con autovetture elettriche. E non perché oggi queste ultime – con l’eccezione delle auto alimentate a gas naturale – sono le meno acquistate dagli Italiani, ma perchè una diffusione plurimilionaria di auto elettriche da ottenere nel prossimo lustro (o poco più) sarebbe impossibile anche se fossero in testa alla classifica delle vendite”.