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Galati Mamertino: il vicesindaco Amadore a Roma per le Zone Franche Montane

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Anche il comune di Galati Mamertino era presente alla manifestazione che si è tenuta a Roma in Piazza di Montecitorio, per chiedere la fiscalità di sviluppo e rivendicare il diritto di residenza nelle aree di montagna.

“Ci auguriamo che questa nostra richiesta venga accolta. Ciò consentirebbe alle imprese operanti nelle nostre comunità di guardare al futuro con fiducia e continuare a lavorare ed investire in questa bellissima terra”, sono le parole del vicesindaco Vincenzo Amadore, a Roma in rappresentanza di Galati Mamertino insieme ad altri 110 sindaci e amministratori delle Terre alte di Sicilia, unitamente al Comitato regionale promotore.

L’Associazione Zone Franche Montane Sicilia riunisce 133 comuni delle nove province siciliane, che insistono al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Costituita formalmente nel 2021, è impegnata già dal 2015 nella promozione dello sviluppo dell’economia e per la cultura d’impresa delle Terre alte di Sicilia. Si batte per l’attuazione della Fiscalità di sviluppo, una norma di politica economica a difesa del diritto di residenza nelle aree di montagna per scongiurare il declino umano e sociale che interessa le “terre alte” dell’Isola. “Non siamo nati per errore sulle montagne siciliane. La fiscalità di sviluppo è essenziale per frenare la desertificazione imprenditoriale e umana”.

L’appello, rivolto alla deputazione romana, è stato quello di approvare celermente una legge che non ha colore politico ma che rappresenta una speranza per l’economia delle aree di montagna dell’isola. Una legge che dia nuova vita dei Borghi Montani e un aiuto concreto allo sviluppo dell’imprenditorialità e al ripopolamento dei borghi, grazie ai numerosi benefici fiscali previsti sulle principali imposte (Irpef, Iva, Imu), nonché la decontribuzione per le nuove assunzioni.

La legge sulla fiscalità di vantaggio delle zone montane siciliane è stata approvata dall’Assemblea regionale siciliana nel dicembre 2019 e da allora attende il via libera del Senato, una situazione di stallo che ha scatenato la mobilitazione dei sindaci siciliani che da diversi mesi hanno attivato un presidio permanente presso lo svincolo di Irosa.

A seguire le parole del vicesindaco Amadore a seguito della partecipazione alla manifestazione: “Giovedì 6 maggio, con altri Sindaci di tutta la Sicilia, sono stato convintamente a Roma per sostenere di fronte al Parlamento nazionale, negli incontri istituzionali programmati con i diversi gruppi e i vertici di Camera e Senato, le ragioni delle Zone Franche Montane di Sicilia. Di quelle terre, cioè, marginalizzate, interne e soggette ad un grave processo di depauperamento di risorse umane a causa del loro progressivo spopolamento e delle difficoltà ad esercitare pienamente l’identico diritto di residenza e di cittadinanza di chi vi abita al pari di tutti gli altri cittadini che abitano territori più fortunati. Occorre più attenzione e solidarietà da parte dello Stato e della Regione con politiche di sostegno mirate. Questo provvedimento, insieme a tutti gli altri di cui si discute, dalle politiche di coesione al Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza, ai fondi comunitari, etc…, può rappresentare la svolta per le aree interne e cosiddette marginali per fermarne lo spopolamento. Aiuterebbe davvero le imprese a investire in quei territori ritenuti, a torto, ‘a perdere’. Perché consentirebbe ai cittadini che vi risiedono di poter essere pienamente cittadini di serie A come tutti gli altri. Sostenere politiche di vantaggi fiscali per chi vi risiede, vi investe e vi lavora, dentro una coerente logica di sviluppo territoriale, aiuterebbe a far mettere radice alle persone. Perché, in fondo, è il lavoro che permette alle persone di risiedere e investire sul proprio futuro. Perché se laddove si risiede si può anche lavorare e vivere con dignità, le persone non emigrano, né si sradicano dalla terra natia, se non per libera scelta. La battaglia delle Zone Franche Montane è la stessa battaglia per il Recovery Sud che tutti i Sindaci del Sud stanno portando all’attenzione del Governo nazionale. Ci auguriamo che questa nostra richiesta venga accolta. Ciò consentirebbe alle imprese operanti nelle nostre comunità di guardare al futuro con fiducia e continuare a lavorare ed investire in questa bellissima terra. Ecco, quindi, perché mi sono recato convintamente a Roma!! Per difendere le ragioni dei territori del Sud, della Sicilia, dei Nebrodi e rappresentare i cittadini che vi vivono”.

A Roma erano presenti anche i sindaci di Alcara, Naso, San Marco d’Alunzio, Castell’Umberto, San Fratello e Raccuja.

In foto: Vincenzo Amadore, vicesindaco di Galati Mamertino, la ministra Maria Stella Gelmini e il sindaco di Alcara Li Fusi Ettore Dottore